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lunedì 4 aprile 2011

Ricette 18

Curare Le Allergie
Tra qualche mese ritornerà la primavera che per alcuni di noi invece che essere un
solievo è una condanna a causa delle allergie.
Colpa dell'inquinamento i casi di allergia sono sempre di più in aumento. Invece di ricorrere ai medicinali affidiamoci alle cure naturali.
Una delle possibili cure è l'agopuntura, ossia una tecnica orientale che utilizza degli aghi che vengono inseriti in particolari punti del corpo.
Secondo questa tecnica il nostro corpo ha diversi canali di "flussi di energia".
Questa cura ha il potere di rinforzare l'organismo e minimizzare i sintomi.
Il metodo più utilizzato è la omeopatia ossia una tecnica non riconosciuta dalla scienza medica, che utilizza gli elementi della natura a scopo teraupetico.
Queste sostanze vengono somministrate al paziente in poccole dosi diluite.
L'omeopatia non cura i sintomi ma la base della malattia.
Curare dunque in Omeopatia significa riequilibrare l'organismo anche a livello psichico, importante per la salute fisica.
Un'altra possibile cura è la fitoterapia, ovvero la pratica più antica esistente che utilizza i principi attive delle piante.
Le piante infatti sono ottime nel sostituire le medicine tradizionali.
 Ci sono infatti delle piante che contengono le stesse sostanze contenute nei classici medicinali antistaminici.
Ottima è l'associazione della omeopatia con la fitoterapia che fa aumentare la percentuale di successo.

Curare Le Ferite Con Impacchi Di Cavolo
Oggi, in fitoterapia, viene dato largo spazio al cavolo, in quanto ritenuta pianta curativa per eccellenza, che influisce positivamente, tra le tante cose, anche sull'ipertiroidismo e nella prevenzione del cancro.
Nella guida tale vegetale è considerato pianta lenitiva di ferite.
Occorrente, 1 Cavolo verde, 1 garza,1 fascia in cotone, Una spianatoia con mattarello
Gli impacchi di cavolo sono molto utili nella cura delle ferite, specie in quelle che stentano a rimarginarsi. Come agisce?
Il cavolo disinfetta la parte lesionata, favorendo l'espulsione di eventuali secreti.
Per assicurare tutto questo, le foglie vanno usate una sola volta.
Leggi i passi di questa guida e saprai come puoi preparare gli impacchi di cavolo.
Innanzitutto di questa pianta devi scegliere le foglie più verdi.
Una volta che avrai operato la scelta, elimina la costa centrale delle foglie, rompine a mano le nervature e lava le foglie sotto l'acqua corrente.
 Mettile a gocciolare per qualche minuto, indi prendi un canovaccio e con esso asciugale, tamponandole più volte. Passa a sistemarle su una spianatoia.
Prendi il mattarello e pressale ben bene.
Ricopri le ferite doloranti con le foglie pressate e poni sulle stesse una garza sterile. Successivamente fascia il tutto.
Lascia che l'impacco agisca per tutta la notte. Al mattino togli il bendaggio e la garza con le foglie.
Se è il caso, ripeti l'operazione con foglie nuove.
Se durante l'applicazione, ad un eventuale controllo, dovesse risultare che le foglie hanno cambiato colore o emanino una odore sgradevole, togli l'impacco e lascia che la ferita stia all'aria.

Curare Le Gengive Infiammate
Ti é mai capitato di avere le gengive infiammate? Può capitare per una malattia, ad esempio una forte influenza, a causa dell'indebolimento generale del tuo organismo. Oppure se ti è capitato di mangiare qualcosa di molto secco e duro, per esempio pane troppo abbrustolito.
La sensazione é davvero fastidiosa, però puoi intervenire per lenire il gonfiore e l'arrossamento con sistemi naturali e prodotti che trovi in casa..
Occorrente, Bicarbonato di sodio, Succo di limone
Sicuramente, in caso di infiammazione delle gengive, il tuo dottore o il tuo dentista sapranno consigliarti dei colluttori o altri prodotti adatti.
Se però non hai tempo per andare da loro per un consulto, ma vuoi comunque alleviare il fastidio, ti svelo un vecchio consiglio della nonna, che con prodotti naturali ti permette di risolvere facilmente il tuo problema.
Prendi allora un po' di bicarbonato di sodio e usalo per lavarti i denti (e quindi agire sulle gengive).
Essendo una polvere potrebbe sembrarti un po' scomodo, ma in effetti non è così.
Metti un po' di bicarbonato su un piattino, poi prendi lo spazzolino da denti e inumidiscilo con un po' d'acqua.
Quindi chiudi il rubinetto (evitiamo gli sprechi) e immergi lo spazzolino nel bicarbonato.
La polvere resterà così attaccata alle setole.
Strofina i denti come quando li lavi, dolcemente per non irritare ulteriormente le gengive.
Sappi che il bicarbonato igienizza anche, per cui non é necessario lavarsi poi i denti con il tradizionale dentifricio.
Il bicarbonato dà davvero degli ottimi effetti decongestionanti.
Il gusto può non sembrarti gradevolissimo, però sappi che é per il tuo bene; sopportalo. Eventualmente aggiungi poche gocce di limone, per cambiare il gusto: sappi che potrebbe bruciare un po', ma disinfetta e quindi aiuta ulteriormente a guarire.
Se ti serve un incentivo, sappi che il bicarbonato ha anche effetti sbiancanti sulla dentatura. Provare per credere.

Curare Le Infezioni Batteriche
Le carote contengono betacarotene una sostanza antiossidante che migliora la pelle, dunque, è ideale contro l'invecchiamento contro lo sviluppo dei radicali liberi, migliorando anche la funzionalità degli organi vitali.
Se al betacarotene si aggiunge il timo che ha proprietà disinfettanti ed antibiotiche, si ottiene una bevanda davvero curativa per qualsiasi infiamazzione a livello respiratorio e non solo.
Questa guida ti mostra come preparare la zuppa di betacarotene con infuso di timo.
Occorrente, Carote, timo, acqua oligominerale e sciroppo di menta.
Pulisci bene le carote e tagliale a cubetti togliendo il ciuffo; metti a bollire i cubetti di carote per ¾ d'ora; in questo modo la zuppa di betacarotene che andrai a preparare sarà più digeribile ed assimilabile, versa le carote bollenti in un contenitore e frulla il tutto con il mixer, fino ad ottenere una crema semi-liquida.
Aggiungi al purè lo spruzzo di due spicchi di limone; il limone è un ottimo antiossidante che rafforza le tue difese immunitarie.
Crea in un pentolino un infuso di timo, mettendo a bollire ¼ di litro d'acqua oligominerale e 3 o 4 cucchiai di timo rendendolo concentrato, con 10 o 15 minuti in infusione.
 Il timo è un potente disinfettante ed antibiotico, ideale per curare le infezioni batteriche.
Versa, con l'ausilio di un colabrodo, un po' di infuso di timo nella zuppa di betacarotene; non versarlo mai totalmente; ne basta poco poiché il timo, essendo concentrato, è efficace e potente in piccole dosi; in grandi quantità la zuppa diventa disgustosa.
Se soffri di problematiche respiratorie aggiungici un cucchiaio di sciroppo alla menta che ha proprietà espettorali. Il sapore è comunque gradevole ma ben più forte.
 Conservalo in frigorifero per non più di tre giorni, stemperalo a bagno maria perchè è più efficace ben caldo e bevilo come se fosse una tisana.

Curare Le Malattie Del Tubo Digerente
Chi soffre di affezioni al tubo digerente, può benissimo seguire questa guida in cui è descritta la preparazione di una tisana che cura questi fastidiosi disturbi.
 La pianta curativa nelle affezioni del tubo digerente, è la salterella. La droga di questa pianta è costituita dalle sommità fiorite, che contengono sostanze tanniche e pectiche, un glucoside e mucillaggine.
Prendete tre cucchiaio da tè di sommità fiorite della pianta.
A parte, prendete un pentolino e versate dentro la quantità d'acqua di tre tazze da tè (dovete prendere tre tazze al giorno di infuso).
 A questo punto accendete il fornello e attendete che l'acqua arrivi ad ebollizione.
Appena l'acqua bolle, spegnete il fornello.
Adesso, versate dentro il pentolino i tre cucchiai si sommità fiorite tagliate, e lasciate in infuso il tempo necessario.
Trascorso il tempo utile all'infuso, prendete un colino e filtrate la bevanda eliminando i residui della droga possibilmente presenti nella bevanda.
Bevete l'infuso ancora molto caldo.
Questa bevanda potete prenderla se siete affetti da gastriti, enteriti, coliti, emorroidi, quindi in tutte le affezioni del tubo digerente. In ogni caso è sempre consigliabile consultare il proprio medico di famiglia, prima di qualsiasi somministrazione.
Acquistate l’erba di questa pianta presso erboristerie.

Curare Le Orticate
Questa guida insegna un rimedio efficace e testato per guarire e alleviare le punture di ortica. Spesso in montagna mi capitava di toccare accidentalmente delle ortiche, un giorno sono caduto in un cespuglio in braghe corte.
Un'esperienza che sconsiglio a chiunque, ma grazie ad un vecchietto sono guarito.
Occorrente, Cipolla
Questo è un metodo per alleviare il prurito causato dalle punture delle ortiche, vi assicuro che funziona, mi ha salvato.
Un vecchietto mi ha spiegato questo metodo: ero accidentalmente caduto in un cespuglio di ortiche un giorno d'estate.
Prendete alcune cipolle e tagliatele in quattro spicchi ciascuna.
A questo punto a seconda della zona interessata, nel mio caso tutte e due le gambe, mettetevi nella vasca da bagno o nel lavandino se la zona interessata è minore.
Mettete il tappo a aprite l'acqua fredda.
Aggiungete due cucchiaini di bicarbonato e agitate il tutto attendete alcuni minuti finché il bicarbonato sia disciolto nell' acqua.
Aggiungete le cipolle e muovete l'acqua.
Dopo alcuni minuti immergete la parte interessata. state a mollo per venti minuti potete ascoltare la radio o leggere un giornale.
Fatto questo risciacquare il tutto con acqua fredda.
E' importate non sfregare la zona interessata prima durante e dopo il procedimento.
Buona cura.

Curare Le Piccole Ferite
In questa guida troverai come preparare l'olio di iperico.
Questo preparato naturale è particolarmente efficace per il trattamento delle piccole ferite, per frizioni in caso di lesioni muscolari e di ematomi, vesciche e geloni.
Ottimo per massaggi nei dolori dorsali e articolari, tratta anche le pelli ruvide e quelle soggette ad infiammarsi facilmente.
Occorrente   Fiori e foglie fresche di iperico (o erba si San Giovanni), Olio d'oliva
Puoi cogliere l'iperico fiorito da giugno a fine agosto nei luoghi assolati ai margini dei boschi o dei campi coltivati o nelle brughiere.
Facendo questa prova non potrai confondere l'iperico dall'alto stelo e dai fiori gialli con nessun'altra erba: sbriciola un fiore fra le dita, se il succo rosso-blu che ne esce ti tingerà la pelle di un blu violetto, questa è la vera erba di San Giovanni.
Quindi taglia la piantina fiorita con tutto lo stelo, stacca con cura le foglie e i fiori freschi e mettili in una bottiglia a imboccatura larga.
Quindi versaci una quantità tripla di olio d'oliva.
La bottiglia, ben chiusa, dovrà restare da cinque a sette settimane al sole o in un angolo caldo della casa avendo cura di agitarla un poco ogni due o tre giorni.
Già dopo poco tempo, l'olio comincerà a colorarsi di rosso scuro.
Compiuta la macerazione, filtra il liquido attraverso una pezzuola di lino sottile, spremendo bene le foglie.
Travasa l'olio di iperico in bottigliette scure e conservalo al buio.
La sua efficacia terapeutica dura fino a due anni, quindi ricordati di applicare un'etichetta con la data di preparazione sulla bottiglia.





Curare Le Punture Di Api E Vespe
Questo metodo spiega come curarsi dalle punture di vespe.
Spesso capita che dopo esser stati punti il pungiglione sia ancora presente nella zona interessata. questo metodo spiega come poter togliere il pungiglione senza alcun dolore e con un metodo naturale.
Occorrente, Resina di pino, Alcool, Domopak
Prima di tutto procurarsi della resina da un albero, la potete trovare anche in qualche segheria oppure in erboristeria.
Procuratevi del Domopak trasparente per alimenti.
In un tazzina mettete la resina con alcune gocce di alcool per alcuni minuti, con un cucchiaio aiutatevi a trasformare il tutto in una pastella.
Non esagerate con l'alcool altrimenti alla fine troverete una brodaglia inutile, procedete goccia a goccia.
Appena ottenuto l'impasto mettetelo sul Domopak a fasciate la parte interessata per una notte intera.
Potete farlo anche di giorno ma è un po' scomodo da tenere soprattutto se si applica ai bambini.
Lascia agire il tutto per una notte. la mattina seguente passate 12 ore togliete il tutto con un movimento brusco.
Vi assicuro che funziona anche contro spine e schegge di legno.
 Un rimedio naturale che vi risparmia inutili sofferenze dal dottore.
 Completamente igienico in quanti come avete notato, avete aggiunto dell'alcool, quindi è tutto disinfettato.

Le Verruche
  L'aglio è usato, tradizionalmente, per la sua azione antibatterica, rivolta contro molti germi capaci di infettare le prime vie respiratorie.
Questa pianta è anche dotata di attività antifungina, soprattutto sui funghi che infettano lo strato superficiale della cute. Interessante è anche l'attività antivirale dell'aglio.
Recenti studi indicano che questa pianta può essere attiva contro le verruche per applicazione diretta su di esse di aglio fresco pestato.
Occorrente, Aglio fresco, Garze, Benda
Prendi aglio fresco (la quantità deve essere tale da coprire in modo abbondante la verruca), sbuccialo dalla pellice e pestalo fino ad ottenere una pappa.
La consistenza è giusta quando vedi che sta perdendo succo.
Per pestarlo, serviti di uno schiaccia aglio o una bottiglia di vetro abbastanza resistente.
Dopo aver raggiunto la quantità e consistenza necessari, prendi una garza e metti l'aglio pestato sopra in in modo da coprire una verruca.
 Procedi nello stesso modo per tutte le verruche; se le hai vicine, puoi utilizzare una garza anche per piu verruche.
 Applica la garza con l'aglio sopra la verruca di sera prima di andare a letto e fasciala con una benda; in tal modo, sarà ben fissata sulla pelle.
Tienila per tutta la notte.
La mattina togli l'impacco di aglio, lavati bene le mani con acqua e sapone.
Ripeti tutta la procedura per soli due settimane vedrai sparire le tue verruche.
Ricordati che, per usare questo metodo, devi non essere allergico all'aglio.
La procedura è indolore, quindi, se dovessero verificarsi bruciore e arrossamento, togli subito l'impacco e risciacqua la cute con acqua e sapone.


Le Verruche 2
 A volte, capita di ritrovarsi qualche verruca in qualche zona del corpo.
Le verruche sono causate da un virus che si insinua nelle cellule della pelle e crea quelle fastidiose, e a volte dolorose verruche.
Con questa guida ti insegnerò a curare le verruche con un elemento naturale e facilmente reperibile: le melanzane.
Occorrente, Melanzane, Sale, Boccettina a chiusura ermetica
Se ti è spuntata qualche verruca in un posto facilmente raggiungibile, invece di comprare costose pomatine o lozioni, prova a metterci sopra la soluzione che sto per insegnarti a preparare a base della quale vi è la melanzana.
Procedi nel modo seguente: taglia a fette delle melanzane, quelle piccole e scure.
Mettile in una ciotola e cospargile di sale fino (proprio come se dovessi prepararle per friggerle), poggiaci sopra un piattino; sul piattino, metti un peso, coprile con un canovaccio e tienile in questo modo per almeno un paio d'ore.
Dopo almeno due ore noterai che le melanzane hanno perso del liquido scuro.
Prepara una boccetta a chiusura ermetica e versaci dentro quel liquido scuro che è uscito dalle melanzane.
In alternativa, puoi versare il liquido direttamente in una boccetta completa di contagocce.
Lascia riposare il liquido per almeno 24 ore e poi, applicalo sulla verruca, due volte al giorno.
per fare questa operazione puoi aiutarti con un cotton fioc o versarne una goccia direttamente con il contagocce.

Curare Lievi Ustioni E Bruciature
Hai preso i manici di una pentola e ti sei dimenticato di usare le presine?
 Per prendere una teglia hai toccato le pareti del forno ancora calde?
 Ti sei bruciato con il mozzicone della sigaretta?
 Se sono solo bruciature lievi, non c'è bisogno di andare dal dottore, puoi curarle subito a casa tua!
Occorrente, Una benda, Acqua corrente, Una patata, Un coltello
Ti ricordo che questa guida è indicata solo per ustioni e bruciature "lievi".
Quindi la prima cosa che devi fare è controllare l'entità del danno che hai subito.
Se l'ustione è molto espansa e ti provoca dolori molto forti, allora è il caso che contatti un medico.
Se invece è una bruciatura di piccole dimensioni, qui puoi trovare quello che ti serve per curarti.
Cerca di fare prima possibile degli impacchi d'acqua fredda sulla parte "ustionata".
La temperatura dell'acqua non deve essere troppo bassa.
Per fare questi impacchi ti consiglio di usare un lavandino e di lasciare la bruciatura sotto il getto dell'acqua per 15 minuti, se vuoi anche 20. In questo modo il fastidio diminuirà sicuramente, e sentirai sollievo alla parte lesa.
Dopo aver fatto gli impacchi, prendi una benda, un coltello e una patata.
Taglia la patata in maniera da ottenere un paio di fette abbastanza grandi e sottili da poter ricoprire la bruciatura.
Per intenderci, devi tagliare delle fette simili a quelle del salame.
A questo punto pulisci bene e delicatamente la ferita, dopo di che posa una fetta sopra la bruciatura.
Le proprietà della patata permetteranno alla tua pelle di guarire senza lasciarti cicatrici sul corpo, cosa che con le bruciature è assai frequente.

Benda il tutto in maniera tale da tenere ferma la fettina di patata sopra la zona desiderata, ma non stringere troppo.
Se il bendaggio è troppo stretto rischi solo di avere problemi di circolazione.
Cambia il bendaggio una volta al giorno, cambiando di volta in volta la fettina di patata che hai utilizzato. Questo lo devi fare per 3, 4 giorni.
La ferita otterrà così un aspetto più roseo, e la pelle si sarà rigenerata senza lasciarti cicatrici

Curare Un Orzaiolo
 Si direbbe quasi il nome di un uccellino e non si è lontani dall'uccellino perché, in Francia, si dà all'orzaiolo il nome popolare re di «compère Loriot».
In realtà, questa affezione che tocca la palpebra deve il suo nome alla forma caratteristica di «granello d'orzo».
Occorrente, Un flacone di tintura madre d'arnica, Compresse di cotone, Un oggetto in oro
Per curare questo doloroso disturbo ecco qualche rimedio naturale: applicare parecchie volte al giorno, sulla palpebra colpita, delle compresse alla tintura d'arnica, oppure tamponare l'orzaiolo con un bastoncino di cotone.
Un tempo si applicavano dei cataplasmi di mollica di pane bollita nel latte o delle compresse di acqua di malva.
Più stupefacenti, i due seguenti rimedi che hanno qualcosa delle pratiche magiche: strofinatevi l'orzaiolo con una lega d'oro per tre volte al giorno, per tre giorni di seguito (degli amici che hanno provato questo strano rimedio mi hanno assicurato che è perfettamente efficace anche se vi sembrerà alquanto strano!).
A titolo preventivo, portate delle calze rosse che avrebbero la proprietà di impedire la formazione a ripetizione di orzaioli.
Poiché si tratta di una ricetta molto antica, forse si applica soltanto alle calze tinte con la robbia, che avrebbe avuto un ruolo terapeutico.
Ma é soltanto una supposizione! Sperimentate sempre.

Curare Un'Unghia Incarnita
Usare le scarpe troppo strette o tagliare le unghie dei piedi in modo errato, può provocare degli arrossamenti, i quali a sua volta, potrebbero diventare dei fastidiosi casi di unghia incarnita. Bisogna, in questo caso, ricorrere immediatamente alle cure appropriate.
1La prima cosa da fare il momento in cui si nota arrossamento e gonfiore intorno all'unghia dell'alluce è quella di tagliare l'unghia immediatamente, il più delicatamente possibile e disinfettare facendo degli impacchi di acqua e disinfettante a base di cloramina. L'acqua per gli impacchi deve raggiungere la temperatura di ebollizione, quindi bisogna aspettare che intiepidisca per poterla usare per fare gli impacchi.
Evitate per qualche giorno di indossare le scarpe chiuse, lasciate il piede libero, nudo.
 Per camminare cercate di usare solo sandali aperti.
Se proprio non potete farne a meno, proteggete assolutamente il dito con una fasciatura di cotone avvolta da un cerotto, e liberate subito dalla fasciatura non appena sarà possibile.
Nel caso in cui dovesse venirvi la febbre, ci sono delle fuoriuscite di pus o il gonfiore e l'arrossamento non dovessero diminuire, allora chiamate il medico.
Nel caso in cui, invece, riuscite a curare l'infezione provocata dall'unghia incarnita, usate i seguenti consigli per una giusta prevenzione: tagliate regolarmente le unghie dei piedi, soprattutto quelle degli alluci che sono i più esposti al rischio e non usate mai scarpe troppo strette.

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