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domenica 3 aprile 2011

Ricette 7

 
Bergamotto
SI USA L'essenza.
QUANDO SI RACCOGLIE: I frutti si raccolgono quando giungono a completa maturazione, che puo' avvenire a seconda dei luoghi da ottobre a febbraio - marzo. Si stacca la corteccia dei frutti e la si spreme quindi per ottenerne l'essenza.
PROPRIETÀ: Aromatizzanti, antisettiche, purificanti, stimolanti.
PRINCIPI ATTIVI: I principi attivi dell'essenza; alcooli terpenici (linalolo) liberi ed esterificati, limonene, furocumarine (bergaptene).
COME SI USA L'essenza di Bergamotto è utilizzata in cosmetica, sia come componente di profumi che di molti altri prodotti atti a favorire l'abbronzatura, a purificare e deodorare la pelle e le zone ascellari, a disinfettare blandamente la cavità orale e le zone del viso affette da pustole, a normalizzare le pelli grasse troppo ricche di sebo.
L'essenza di Bergamotto può costituire, in caso di necessità un buon disinfettante, soprattutto per proteggere le ferite da infezioni secondarie, usandone poche gocce su una garza sterile che si applica a protezione della parte interessata.
Gli olii essenziali in generale, oltre alle proprietà antisettiche, hanno il potere di attivare la circolazione; per questo si impega essenza di Bergamotto per attivare la circolazione delle zone colpite da geloni.
L'uso del Bergamotto è limitato dalle sue proprietà di sensibilizzazione, talvolta , dopo qualche applicazione, si possono manifestare sulla pelle arrossamenti o vere e proprie eruzioni.
Le essenze attualmente in commercio vengono purificate dalle frazioni sensibilizzanti, per cui si possono usare con una discreta sicurezza; una certa cautela deve invece essere adottata nell'uso di essenze grezze come quelle che si possono ottenere in casa.
USO ESTERNO
Olio essenziale: Come antisettico, disinfettante, deodorante: poche gocce sulla parte ineressata, diluite 1:1 in alcool di 80º
Per i geloni usare una soluzione di 5 gr. di olio essenziale in 100 ml. di olio di ricino. Sfregare sulla parte interessata.
AVVERTENZA
Applicare sempre su piccole porzioni di cute, specialmente se si prevede l'esposizione ai raggi del sole.

Betulla
SI USA : Le gemme, la corteccia dei rami giovani, le foglie.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le gemme si raccolgono in febbraio quando sono ancora ben chiuse; la corteccia in marzo - aprile quando la pianta entra in vegetazione; le foglie si raccolgono in aprile - giugno recidendole senza picciolo.
PROPRIETÀ: Diuretiche, coleretiche, ipocolesterolemizzanti, antisettiche, astringenti, lenitive.
PRINCIPI ATTIVI: Tannini, resine, olio essenziale, betulina, glucosidi vari.
COME SI USA  La proprietà fondamentale della Betulla per uso interno è quella di stimolare la diuresi senza indurre alcun effetto secondario sgradito; è perciò usata per ridurre gli edemi (stasi di acqua nei tessuti) sia di origine renale che cardiaca, per diminuire il tasso di albumina nelle urine, favorire l'eliminazione di acido urico.
Gli infusi di foglie di Betulla hanno anche la proprietà di aumentare la fluidità della bile e diminuire il tasso di colesterolo nel sangue.
Per uso esterno si sfruttano le proprietà antisettiche ed astringenti, utili alle pelli affette da acne, foruncolosi, eccessiva secrezione di sebo.
I decotti, le tinture e altri derivati della Betulla vengono utilizzati in cosmetica sia come astringenti del cuoio capelluto che come disinfettanti e deodoranti nel caso di forfora grassa.
I bagni e gli impacchi di decotto di Betulla sono utili anche nel trattamento esterno coadiuvante della cellulite.
USO INTERNO
Le foglie (o le gemme): Per aumentare la diuresi, ridurre gli edemi, fluidificare la secrezione biliare, ridurre il tasso di colesterolo
Infuso: 3 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazze al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
Tintura: 20 grammi in 100 ml di alcool di 60º (a macero per 5 giorni). Un cucchiaino due - tre volte al giorno
USO COSMETICO
L'acqua distillata della corteccia e delle foglie di Betulla è un buon tonico cutaneo.
La tintura a basso grado alcolico (20º) delle foglie è usata come capillare per l'igiene e l'irrobustimento dei capelli.
L'infuso è utile per pelli grasse, acneiche, affette da foruncolosi.


Biancospino
SI USA : I corimbi, i frutti e la corteccia dei rami.
QUANDO SI RACCOGLIE: I corimbri si raccolgono in marzo - aprile, quando i fiori sono in boccio o cominciano appena a sbocciare, recidendoli con le foglie che li circondano e un tratto del rametto su cui sono inseriti.
I frutti si raccolgono in settembre - ottobre, appena prima della completa maturazione.
La corteccia si raccoglie dopo la caduta delle foglie in novembre, o in febbraio - marzo, prima che la pianta rientri in vegetazione.
PROPRIETÀ: Sedative, ipotensive, vasodilatatrici, antidiarroiche.
PRINCIPI ATTIVI: Crategina, acido clorogenico, sapogenine, flavonoidi.
COME SI USA Le preparazioni ottenute dalle sommità fiorite del Biancospino hanno azione vasodilatatrice generale e ipotensiva; regolano il ritmo e la forza di contrazione del muscolo cardiaco, esercitano una buona azione sedativa sugli ipertesi e sugli aterosclerotici.
La droga è innocua, tuttavia, poichè la sua azione si rivolge particolarmente a disturbi dell'apparato circolatorio, va usata con l'approvazione del medico.
I frutti hanno proprietà antidiarroiche ed astringenti.
USO INTERNO
I fiori: Per insonnia, ipertensione, palpitazioni.
Infuso: 1 grammi in 100 ml di acqua. Una - due tazzine al giorno, specie prima di coricarsi.
Tintura: 20 grammi in 100 ml di alcool di 60º (a macero per 5 giorni).
Venti - quaranta gocce tre volte al giorno (le dosi più alte sono per l'azione sedativa
USO INTERNO
I frutti: Per la diarrea e la ritenzione urinaria.
Decotto: 2 grammi in 100 ml di acqua. Due tazzine al giorno.
USO ESTERNO
I frutti, i fiori, la corteccia dei rami: Il decotto dei frutti e della corteccia o l'infuso dei fiori, sono utili antiinfiammatori delle mucose della bocca e delle gengive; si utilizzano mediante sciacqui e gargarismi.
USO COSMETICO
Le recenti ricerche hanno dimostrato un'azione astringente e rinormalizzante cutanea dei fiori e delle foglie di Biancospino sulle pelli grasse.

Bistorta
SI USA : Le foglie e il rizoma
QUANDO SI RACCOGLIE: Le foglie (solo quelle basali) si raccolgono senza il picciolo in giugno - agosto, durante la fioritura ma prima della fruttificazione.
I rizomi si raccolgono in settembre - novembre, dopo che la porzione aeerea si è disseccata e la pianta è entrata in riposo; si eliminano le radichette laterali e si lavano.
PROPRIETÀ: Astringenti, antiinfiammatorie, lenitive, antidiarroiche.
PRINCIPI ATTIVI: Amidi, tannini.
COME SI USA Il modo migliore di utilizzare la Bistorta è quello di inghiottire direttamente la polvere dei rizomi, poichè la cottura altera i principi attivi contenuti nella droga.
Gli infusi di Bistorta devono perciò essere preparati con acqua tiepida prolungando il contatto con l'acqua di alcune ore. Le foglie vengono comunemente usate, cotte, come succedaneo degli spinaci.
In passato l'alto potere astringente è stato sfruttato per frenare emorragie interne ed esterne conseguenti a tisi, ulcere, emorroidi, ferite. Oggi l'azione astringente e antiinfiammatoria viene ancora ritenuta utile nei disturbi intestinali (diarree) e nelle irritazioni del cavo orale.
USO INTERNO
Il rizoma: Per disturbi intestinali
Polvere: 1 gr. in un'ostia due - tre volte al giorno
Infuso: 3 grammi in 100 ml di acqua tiepida (a macero per 6 ore). Due - tre tazzine al giorno.
USO ESTERNO
Il rizoma: Per le infiammazioni della bocca e delle gengive, per le emorroidi.
Infuso: 6 grammi in 100 ml di acqua tiepida. fare lavaggi, gargarismi, sciacqui boccali. Applicare compresse imbevute di infuso per 15 minuti sulla parte interessata.
USO COSMETICO
Un bagno astringente e lenitivo si può ottenere utilizzando una manciata di polvere dei rizomi, avvolta in un piccolo telo molto fitto messo in infusione nell'acqua del bagno.
Per capelli grassi, frizionare quotidianamente con l'infuso il cuoio capelluto.

Borragine
SI USA: Le foglie, i fiori, la porzione aerea della pianta.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le foglie si raccolgono in aprile - giugno prima della fioritura; i fiori si recidono, appena dischiusi, in giugno - luglio; la porzione aeerea dell apianta si raccoglie in giugno - luglio tagliando la pianta a 10 cm. da terra e mondandola delle foglie secche.
PROPRIETÀ: Emollienti, espettoranti, diuretiche, sudorifere, depurative, antireumatiche, antiinfiammatorie.
PRINCIPI ATTIVI: Antociani, mucillagini, resine, nitrati di potassio.
COME SI USA  L'infuso di fiori di Borragine ha buone proprietà emollienti, tossifughe, espettoranti: ha anche un'effetto diuretico e depurativo.
Le foglie, oltre all'effetto diuretico, sono ritenute valide, come sudorifero, nel reumatismo e nelle forme morbose eruttive caratteristiche dell'infanzia (rosolia, scarlattina ecc..) nonché per eczemi e foruncolosi.
Per uso esterno fiori e foglie vengono utilizzati come decongestionanti ed emollienti su zone di pelle arrossata e con eruzioni cutanee.
USO INTERNO
I fiori (o le sommità fiorite): Come emolliente, espettorante e sedativo della tosse.
Infuso: 1,5 grammi in 100 ml di acqua. Tre o quattro tazzine al giorno all'occorrenza.
I fiori (o le sommità fiorite): Come diuretico e depurativo
Tintura vinosa: 3 grammi in 100 ml di vino bianco (a macero per 5 giorni). Due - tre bicchierini al giorno.
USO INTERNO
Le foglie: Come diuretico e depurativo.
Decotto: 2 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazzine tazzine al giorno lontano dai pasti.
USO ESTERNO
I fiori, le foglie, la parte aerea della pianta: Come emollienete, lenitivo, antipruriginoso delle mucose boccali e della pelle.
Infuso: 5 grammi in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, sciacqui boccali, applicare compresse imbevute di infuso sulle parti interessate.
USO COSMETICO
Un pugno di fiori o foglie infusi nell'acqua del bagno è utile per la pelle impura e irritata.

Borsa di pastore
SI USA : La porzione aerea della pianta.
QUANDO SI RACCOGLIE: Si raccoglie praticamente tutto l'anno (preferibilmente prima della fioritura) poichè i semi di questa pianta nascono appena cadono nel terreno e si hanno quindi parecchie generazioni nell'arco dei dodici mesi.
Si sradica la pianta dal terreno, si recide la radice che non interessa, si pulisce dalla terra e si tolgono le eventuali foglie secche.
PROPRIETÀ: Antiemorragiche, regolatrici del flusso mestruale.
PRINCIPI ATTIVI: L'alcaloide burserina, un olio essenziale solforato, tannini, derivati della colina.
COME SI USA  Un elementare criterio di prudenza suggerisce di evitare un impiego incontrollato delle piante in tutti i casi di emorragie interne ed esterne e in tutti i disturbi che riguardano il delicato apparato riproduttore.
Tuttavia le valide proprietà della Borsa di pastore meritano almeno un'accenno, pur ricordando ancora una volta che ogni tipo di utilizzazione va fatto con l'approvazione e sotto il controllo del medico curante.
Senza entrare nel merito della loro attività antiemorragica generale, l'utilizzazione dei preparati a base di Borsa di pastore può essere considerata specifica nel frenare e regolare i flussi mestruali troppo abbondanti; infatti i principi attivi contenuti nella droga hanno la proprietà di far contrarre la muscolatura uterina determinando, come conseguenza, un freno all'emorragia; di riflesso si ottiene pure l'effetto di regolarizzare la cadenza delle mestruazioni.
USO INTERNO
La porzione aerea della pianta fresca: Per le mestruazioni abbondanti e dolorose.
Decotto: 5 gr. in 100 ml. di acqua. Un cucchiaino ogni ora (fino a cinque cucchiaini complessivamente).
Per regolarizzare la periodicità delle mestruazioni, bere uno - due cucchiaini di decotto al giorno per otto giorni prima della data prevista.
Tintura : 20 gr. in 100 ml. di alccol di 25º (a macero per 8 giorni). Due - tre cucchiai o bicchierini al giorno.
Tintura vinosa: 15 grammi in 100 ml di vino (a macero per 8 giorni). Due - tre bicchierini al giorno.

Brugo
SI USA : Le sommità fiorite.
QUANDO SI RACCOGLIE: I rametti con i fiori si raccolgono in lugli - settembre, all'inizio della fioritura, recidendoli con le forbici qualche centimetro sotto l'infiorescenza.
PROPRIETÀ: Astringenti, antiinfiammatorie, antisettiche delle vie urinarie.
PRINCIPI ATTIVI: Tannini, sostanze amare, il glucoside arbutina.
COME SI USA  Il Brugo (o Erica) ha proprietà specifiche sui disturbi delle vie urinarie.
I suoi decotti sono particolarmente attivi nelle infiammazioni dell'apparato uro-genitale. Aumentando la secrezione urinaria, purifica la vescica e l'uretra e attenua lo stimolo della minzione.
Contemporaneamente, per l'alto potere astringente dovuto al contenuto in tannini, è utile nei casi di infiammazioni intestinali (diarrea).
Dosi troppo elevate possono al contrario irritare l'intestino.
Per uso esterno il Brugo può essere impiegato per attenuare le infiammazioni e le infezioni delle mucose della bocca, delle gengive, per pelli infiammate e facili a ricoprirsi di foruncoli. Proprio in considerazione della sua efficacia e delle affezioni a cui è destinato, se ne consiglia un uso attento sotto il controllo del medico.
USO INTERNO
Le sommità fiorite: Per stimolare la diuresi, per le infiammazioni dell'apparato genito-urinario.
Decotto: 2 - 3 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazzine al giorno.
USO ESTERNO
Le sommità fiorite: Per mucose infiammate, per pelli arrossate e con foruncoli.
Decotto: 5 grammi in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate.

Caglio
SI USA : Le sommità fiorite.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le sommità fiorite si raccolgono al momento della massima fioritura, in giugno - luglio, recidendo gli steli circa 10 cm. più in basso dell'infiorescenza; si mondano dalle parti rovinate e da eventuali foglie secche.
PROPRIETÀ: Diuretiche, antireumatiche, antispasmodiche, sedative.
PRINCIPI ATTIVI: Glucosidi, acidi organici vari, tannini.
COME SI USA Al di là delle sue proprietà salutari può essere interessante conoscere altre singolari caratteristiche di questa pianta: quella di far cagliare il latte e quella di aver proprietà coloranti.
La caratteristica di far rapprendere il latte è dovuta all'elevato contenuto di sostanze acide della droga.
Le proprietà tintorie del Caglio, in giallo se si usano i fiori o le sommità fiorite, in rosso se si usano le radici, hanno sempre avuto un impiego artigianale ma non vengono utilizzate industrialmente, come è invece il caso della Robbia che appartiene alla stessa famiglia.
Le preparazioni che seguono sono date soprattutto a scopo informativo; questa pianta, infatti, può essere sostituita con altre più specifiche e sicure.
USO INTERNO
Le sommità fiorite. Come antispasmodico, sedativo, astringente.
Infuso: 2 grammi in 100 ml di acqua. Una - due tazze al giorno all'occorrenza.
USO ESTERNO
Le sommità fiorite. Per le infiammazioni della pelle.
Infuso: 5 grammi in 100 ml di acqua. Applicare compresse imbevute di infuso sulla parte interessata per 15 minuti.
Polpa: Applicare, interponendo una garza, per 30 minuti sulle zone interessate.


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