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domenica 3 aprile 2011

Ricette 6

Asparago
 SI USA : Le radici.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le radici si raccolgono quando la pianta e' in riposo, cioe' in autunno o in primavera.
Si rimuove la terra intorno alla pianta fino a giungere alle radici e se ne recidono alcune col coltello.
E' bene non raccogliere piu' di un quarto delle radici in modo che la pianta possa continuare a vegetare.
Le radici raccolte si lavano, si tagliano a pezzi lunghi 5 cm. e si spaccano in due per il lungo.
PROPRIETÀ: Diuretiche, depurative, dimagranti.
PRINCIPI ATTIVI: Aminoacidi, vitamina C, sali minerali vari.
COME SI USA  Troppo nota per essere descritta, questa pianta ci offre la deliziosa verdura primaverile e le virtù salutari delle radici.
Le proprietà dell'Asparago sono eminentemente diuretiche; esso e' utile quindi per tutti quei disturbi in cui la ritenzione di acqua nell'organismo provoca scompensi.
Le radici dell'Asparago giovano ai malati di cuore per eliminare l'acqua che ristagna nei tessuti per mancanza di un vigoroso circolo cardiaco, agli idropici e agli obesi.
Le preparazioni a base di Asparago sono tuttavia sconsigliate a chi soffre di infiammazioni renali.
Per tornare al campo alimentare, e sotto le condizione precedentemente esposte, gia' un uso regolare dei germogli nelle preparazioni culinarie esercita una blanda ma sensibile azione diuretica.
USO INTERNO
Le radici: Per aumentare la diuresi.
Decotto: 4 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazze al giorno lontano dai pasti. (non aggiungere zucchero)
USO INTERNO
Le radici: Come diuretico e aperitivo.
Tintura: 20 grammi in 100 ml di alcool di 20º (a macero per 10 giorni). Un cucchiaio prima dei pasti.

CURIOSITA'
Il famoso sciroppo diuretico alle cinque radici, tanto usato un tempo, aveva questa composizione.
100 grammi di radici di Asparago, 100 grammi di radici di Finocchio, 100 grammi di radici di Prezzemolo, 100 grammi di radici di Sedano selvatico, 100 grammi di radici di Rusco, 3 litri di acqua distillata bollente, 2 Kg. di zucchero.
Mettere nella metà dell'acqua bollente le radici contuse e pestate e lasciare in infusione a caldo agitando di tanto in tanto.
Passare per tela e aggiungere lo zucchero e il resto dell'acqua.
Bollire per alcuni minuti e conservare, dopo filtrazione per tela, al fresco.

Assenzio
SI USA : Le foglie e le sommità fiorite.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le foglie si raccolgono staccandole una per una durante tutta il periodo vegetativo della pianta (da marzo fino a settembre).
Le sommita' fiorite si recidono in luglio - agosto prima della fioritura completa tagliando con le forbici i rami fioriti con una parte delle foglie ma evitando le parti grosse e quasi lignose che si trovano alla base della pianta.
PROPRIETÀ: Aromatizzanti, amaricanti, aperitive, digestive, stimolanti, vermifughe, emmenagoghe.
PRINCIPI ATTIVI: Olio essenziale, il glucoside amaro absintina, resine e acidi organici vari.
COME SI USA  L'Assenzio e' tradizionalmente noto a tutti per le sue caratteristiche spiccatamente amare e per la diffusa credenza che le sue preparazioni sono tossiche.
In effetti nel suo olio essenziale e' presente una sostanza, il tujone, che ad alte dosi puo' dare seri disturbi; tuttavia contenendo il consumo alle reali necessità e non superando le dosi indicate, le preparazioni di Assenzio possono essere utilizzate con buona sicurezza ed efficacia; si eviti al più di consumare liquori a base di assenzio perché risulterebbero ricchi di tujone e quindi dannosi alla salute.
L'Assenzio e' diffusamente impiegato per il suo amaro aromatico sia nella industria delle bevande alcooliche (e' un componente fondamentale del vermouth) che delle bibite analcoliche; nell'industria farmaceutica e' usato come correttivo del sapore.
Le virtù salutari riconosciute all'Assenzio sono quelle di promuovere l'appetito e di favorire la digestione stimolando lo stomaco e il fegato.
Da taluni vengono sfruttate anche le virtù antisettiche, vermifughe ed emmenagoghi; tuttavia si puo' ottenere un migliore risultato ricorrendo a piante più specifiche.
USO INTERNO
Le sommita' fiorite o le foglie: Per stimolare l'appetito e favorire la digestione.
Decotto: 0,5 grammi in 100 ml di acqua (fare il decotto senza coperchio per favorire l'evaporazione dell'olio essenziale).
Una due tazzine generalmente dopo i pasti.
Infuso: 0,5 grammi in 100 ml di acqua.
Una due tazzine generalmente dopo i pasti.
Tintura: 20 grammi in 100 ml di alcool di 60º (amacero per 5 giorni).
Un cucchiaino in acqua o su zuccgero prima o dopo i pasti principali.
Tintura vinosa: 1 grammo in 100 ml di vino bianco (a macero per 5 giorni).
Un bicchierino prima o dopo i pasti

Avena
QUANDO SI RACCOGLIE: I semi e la paglia si ottengono con la trebbiatura della pianta raccolta alla maturazione in giugno - luglio per le semine eseguite in autunno, ma e' meno comune di quanto si possa credere.
PROPRIETÀ: Dietetiche, vitaminiche, diuretiche, rinfrescanti, emollienti.
PRINCIPI ATTIVI: Sali minerali (paglia) - Amido (semi)
COME SI USA Le proprieta' nutritive dell'Avena sono arcinote, ma vale la pena di ricordare che cio' che fa dei suoi semi un ottimo alimento non e' collegato semplicemente al potere calorico ma anche al contenuto vitaminico e alla presenza della crusca che stimola la motilità intestinale e agisce di riflesso nel senso di rinfrescare e disintossicare l'organismo.
Gia' ai primi del novecento un famoso erborista svizzero consigliava a questo scopo, diete a base di zuppa di Avena; oggi su questi presupposti si basa, tra l'altro, la " macrobiotica " che suggerisce, fra i cereali, anche l'uso di minestre di Avena.
Anche il pane integrale di Avena ha le stesse proprietà. Delle foglie e dello stelo (cioè la paglia) sono note le proprietà diuretiche. Per uso esterno i semi, in cataplasmi, hanno proprietà espettoranti; in decotto sono rinfrescanti ed emollienti per le pelli aride e irritabili.
USO INTERNO
La paglia: Per aumentare la diuresi.
Decotto: 3 grammi in 100 ml di acqua (far bollire finche' il tutto non si riduca ai due terzi del volume iniziale). Due - tre tazze al giorno.
USO ESTERNO
La farina dei semi: Per i catarri bronchiali.
Cataplasmi: Bollire in acqua la farina di Avena fino ad ottenere una pappa consistente. Applicare sul petto, piu' volte, interponendo una tela fitta.
USO COSMETICO
Un litro di decotto concentrato di Avena nell'acqua del bagno esercita un'azione emolliente e rinfrescante.

Balsamina
NOMI COMUNI: Erba impazienza, non mi toccare, barsamina, sensetina, nolime-tangere.
SI USA : La parte aerea della pianta.
QUANDO SI RACCOGLIE: La pianta si raccolie in maggio - luglio, prima della fioritura, recidendola con le forbici a qualche centimetro da terra e mondandola delle foglie secche.
PROPRIETÀ: Diuretiche, depurative, antiinfiammatorie, cicatrizzanti.
PRINCIPI ATTIVI: Glucosidi, sostanze tanniche, sostanze amare.
COME SI USA  Fra le piante medicinali curiose la Balsamina emerge per la singolare caratteristica di poter " sparare " i semi a lunga distanza.
La tradizione popolare ha sempre attribuito alla Balsamina virtù diuretiche e depurative per uso interno; per uso esterno (o topico) le vengono attribuite soprattutto proprietà antiinfiammatorie e vulnerarie, cioè atte a detergere e purificare le ferite nonché a favorire la cicatrizzazione.
Una destinazione abbastanza specifica della Balsamina e' quella di attenuare le infiammazioni emorroidarie.
Assunta ad alte dosi, la droga, cioè la parte aerea della pianta, agisce come forte purgante e come emetico; si suggerisce pertanto di non superare le dosi indicate e possibilmente limitare l'uso a quello esterno.
USO INTERNO
La parte aerea della pianta: Per aumentare la diuresi e depurare l'organismo.
Decotto: 2 grammi in 100 ml di acqua. Uno - due bicchierini al giorno.
USO ESTERNO
La parte aerea della pianta: Per pelli infiammate e congestionate, emorroidi, per detergere le ferite in caso di emergenza.
Decotto: 4 grammi in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate.

 Bardana
SI USA : Le foglie (o meglio il rizoma) e le radici.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le radici si raccolgono nell'autunno del primo anno di vegetazione o nella primavera del secondo prima che si formi lo scapo fiorile.
Si estraggono dal terreno, si mondano delle rachitette laterali e si lavano.
Le foglie si raccolgono in maggio - luglio prima della fioritura della pianta; si recidono con le forbici evitando di raccogliere il picciolo.
PROPRIETÀ: Diuretiche, diaforetiche, depurative, ipoglicemizzanti, antiforuncolose, antiacneiche, antiseborroiche, antisettiche.
PRINCIPI ATTIVI: Olio essenziale, inulina, mucillagini, lappatina, fitosteroli e l'acido clorogenico (dalla ben nota azione bioattivante cutanea).
COME SI USA
Questa pianta umilissima assume in sé delle virtu' molto interessanti.
Autori moderni ne hanno verificate non solo l'azione diuretica e depurativa generale, ma anche l'azione stimolante sul fegato e la cistifellea, nonche' la proprieta' di diminuire il tasso di zucchero nel sangue.
Sotto questo aspetto la Bardana puo' quindi essere usata, sotto controllo medico, come coadiuvante, dalle persone affette da diabete.
La piu' nota applicazione dell Bardana e' quella contro talune affezioni della pelle quali acne e foruncolosi.
La Bardana, infine, e' dotata anche di proprietà antisettiche su alcuni batteri patogeni che allignano sulla pelle.
Le foglie vengono impiegate nelle insalate cotte come complemento alla normale alimentazione.
USO INTERNO
Le radici: Come diuretico e depurativo.
Infuso: 4 grammi in 100 ml di acqua. Una tazza al mattino prima di colazione.
Tintura vinosa: 4 grammi in 100 ml di vino bianco (a macero per 5 giorni). A bicchierini.
USO ESTERNO
Le radici: Per acne, foruncolosi, eczema e varici.
Decotto: 10 grammi in 100 ml di acqua.
Fare lavaggi e applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate per 30 minuti.
USO ESTERNO
Le foglie fresche: Per capelli grassi.
Succo: Fare frizioni quotidiane.

 Basilico
SI USA :Le foglie e le sommita' fiorite.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le foglie si raccolgono da maggio a settembre, a mano a mano che raggiungono la loro massima dimensione, recidendole alla loro inserzione sul fusto; le sommita' fiorite si raccolgono in luglio - settembre tagliando il fusto con le forbici due tre foglie sotto l'infiorescenza.
PROPRIETÀ: Digestive, antispasmodiche, aromatiche, antiinfiammatorie.
PRINCIPI ATTIVI: Olio essenziale.
COME SI USA
Questa pianta, cara alla cucina mediterranea e in particolare a quella ligure, possiede non solo gradevoli caratteristiche aromatiche ma anche particolari virtù salutari.
Già il suo impiego in cucina rappresenta un primo passo verso il completamento di una buona digestione.
L'uso del Basilico e' più diffuso di quanto si creda soprattutto nelle conserve e nei liquori.
Nella pratica erboristica il Basilico si impiega per stimolare i processi digestivi e per attenuare i crampi allo stomaco.
Infine, in relazione al suo contenuto in olio essenziale, si possono attribuire al Basilico leggere proprieta' antisettiche.
USO INTERNO
Le foglie o le sommita' fiorite: Per facilitare la digestione ed attenuare i crampi allo stomaco e all'intestino.
Infuso: 3 grammi in 100 ml di acqua. Una tazzina dopo i pasti all'occorrenza.
USO ESTERNO
Le foglie o le sommita' fiorite: Per bocca e gola infiammate, per purificare l'alito.
Infuso: 6 grammi in 100 ml di acqua. Fare sciacqui e gargarismi piu' volte al giorno.
USO COSMETICO
Per ottenere un bagno aromatico, tonificante e deodorante, gettare un pugno di foglie di Basilico nell'acqua del bagno (mettere sempre le erbe in un sacchetto di tela spessa).
L'acqua distillata del basilico e' un ottimo tonico analcoolico.

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